Andrea Cometti   
#DISPERSO
Uscì
              un soffio
                               dal grembo 

          e si scordò
            d'esser 
                      piuma
CHI SONO

POESIA

Essa avviene attraverso l’osservazione.
Ricerca e spinta motrice nel lasso di tempo concessomi dalla finitezza.
La via maestra, l’esortazione a vivere la vita.
Compagna e specchio intimo.

SCULTURA

Essa non è che un’evoluzione plastica del linguaggio poetico, dunque essa non si appartiene.
Nasce dalla poetica, ne è la figlia, ne è l’ombra materia.
Il connubio è inevitabile, vitale, simbiotico.
Là dove le mani modellano l’inchiostro e sfidano gli sguardi.

esistere

L’esistere nel mondo, la convivenza, l’attesa.
Il continuo evolversi.
Esistere nella profondità del presente, laddove si compiono scelte.
Sua parte integrante la sofferenza.
L’essere.

#SCULTURE
#2015
#2014
#POESIE 

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nell’oscurità egli cominciò
a mostrare la sua effettiva potenza

le vesti si gonfiarono
agitandosi come mosse da bufera

il suo mantello
-argento vivo-
pareva munito d’artigli
che si aggrappavano
lacerando ciò che
d’intorno gli stava

provocava la tempesta
il suo respiro
e come ombra si muoveva
sicuro e silente
come il gufo sulla preda

la voce gli uscì
gutturale e penetrante
come ruggito di leone
agghiacciando
improbabili presenze
mestamente accovacciate
che non osavano sfidare il suo sguardo
-

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ed il bagliore
-come folgore-
divenne oscurità

la cecità
divenne
l’arte di vedere

il tempo cessò
divenendo eternità
e
la forza d’immaginazione
fu realtà

demoni e muse
danzanti
attraverso
erotiche e macabre movenze
generarono
una tempesta
di sofferenze

e nella vastità infinita
fra le ombre

assistemmo
al tremore
del lume di candela

che si spense

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sceso il crepuscolo
la loro ferocia
divampò

vi furono massacri
atrocità
stupri vennero commessi

e nessuno fu in grado
di stupirsi di tale orrore

intenti a sviscerare
le concubine dell’effimero

#1

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il fuoco del vino
brucia in grembo
ai demoni

arroventato filo
sul quale muove i passi
la follia

i bagliori delle fiamme
sinuosi nell’iride languida
illuminano il mondo

barcollare
fra visioni e oblio
nella fragilità
di un sogno

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libellule d’altri tempi
echeggiano nei miei sogni

in equilibrio sul filo dei ricordi
le seguo nell’oblio

le libellule sono piccoli draghi
con il volto di guerrieri
segnati da cicatrici
tracce di vita

le libellule sono effimeri delfini
che mi sfiorano nell’erotica danza
delle passioni

le libellule sono farfalle di fuoco
sanguinanti palpiti dell’onirico errare
fecondano le tenebre
conducendoci sul tortuoso sentiero
della finitezza

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Sileno e Thanatos

l’ivresse des mots
dans la solitude

l’éternelle chasse

les vides
les émotions

la sagesse est une illumination

foudre dans la nuit
qui éclair l’abysse
de la pensée humain

la matière se transforme

la poussier s’envol
en suivant le souffle inconnu
sur la rue de la mort
qui amène à la vie

#2

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Having a Capuccino

your appearing let
the beautiful flower on the table
become grey

your smile
- sweeter then the enchanting
song of the sun -
is the symbol of joy
the rare pearly rose
growing in the snow

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Meditation

ask Solitude
to teach you about silence

ask Silence
to tell you about suffering

ask Suffering
to show you how to observe


ask yourself
to learn to live together

ask yourself
to learn to share

allow yourself
to be astonished


know the inebriation
and the sensuality of life
conscious and mindful of the experience of your limits

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Tanz der Seele

die untererdische Geheimnisse
werden die Spuren in Schritten ändern

was zum Traum gehörte
wird wahrnehmbar werden

das Leben wird sich zeigen
nackt und einfach
wie ein Lächel

kurz und wunderbar
wie das Fliegen einen verlorenen Feder

#3

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brullo
eppure brulicante

non il guardare
ma l'osservare

fu così che ebbe inizio
la discesa nel baratro
dove lo stupore
non bastò più
dove la sfera non era infuocata
bensì incendiaria

e le scintille scaturite
nient'altro che farfalle di fuoco

e l'anima
come fosse di carta
si piegò al calore
alla rivoluzione dei sogni

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ed il bagliore
-come folgore-
divenne oscurità

la cecità
divenne
l’arte di vedere

il tempo cessò
divenendo eternità
e
la forza d’immaginazione
fu realtà

demoni e muse
danzanti
attraverso
erotiche e macabre movenze
generarono
una tempesta
di sofferenze

e nella vastità infinita
fra le ombre

assistemmo
al tremore
del lume di candela

che si spense

 

#4
#CONTATTO
poiesiscometti@yahoo.it